E’ arrivata la proroga dello smart working per i fragili e i genitori di under 14: ecco cosa prevedono le nuove regole.
Da oggi, 1° luglio 2023, parte la proroga dello smart working fino al 31 dicembre, per i genitori con figli sotto ai 14 anni e i soggetti fragili, purché lavorino nel settore privato. Per la pubblica amministrazione, infatti, le maglie si fanno più strette: la regola vale solo per i fragili, e sarà prorogata solo fino a fine settembre.
Anche se la proroga al lavoro agile sarebbe dovuto scadere il 30 giugno, M5s e sinistra hanno chiesto un’ulteriore proroga. Secondo quanto previsto dal decreto Lavoro del governo Meloni, trasformato in legge questa settimana, le regole cambiano.
Smart working per i lavoratori fragili
Come aveva già anticipato il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, la categoria dei lavoratori fragili resta quella più tutelata. Innanzitutto, viene definito fragile:
- chi ha una marcata compromissione della risposta immunitaria;
- chi presenta tre o più delle seguenti condizioni patologiche: cardiopatia ischemica; fibrillazione atriale; scompenso cardiaco; ictus; diabete mellito; bronco-pneumopatia ostruttiva cronica; epatite cronica; obesità;
- gli over 60 che hanno una causa sanitaria per essere esentati dalla vaccinazione.
Per questa categoria, lo smart working agevolato sarà valido fino al 30 settembre 2023 se lavorano nel pubblico, e fino al 31 dicembre 2023 se invece operano nel privato. L’agevolazione permetterà di avere diritto al lavoro da casa, se richiesto: il datore di lavoro sarà obbligato a concederlo, anche se fosse necessario cambiare mansione alla persona con lo stesso stipendio.
Cosa cambia per i genitori di under 14?
Per i genitori che hanno figli con meno di 14 anni di età, invece, le regole sono più stringenti. Per chi lavora nel settore pubblico non avranno nessuna agevolazione, ma resta possibile cercare un accordo con il datore di lavoro per casi specifici.
Per i genitori di under 14 che lavorano nel privato, invece, l’agevolazione è prolungata fino al 31 dicembre 2023. Il lavoro da casa è valido solo se l’altro genitore non è beneficiario di strumenti di sostegno al reddito per sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, e non sia disoccupato.
Inoltre, la richiesta può essere fatta solo se la propria mansione è compatibile con lo smart working. La regola potrebbe portare, ad esempio, a concedere il lavoro agile solo in alcuni giorni o alcune ore, o solo in alcuni periodi dell’anno.